La rugiada

Tu che ti levi affranta dal tuo letto senza riposo
e lasci dietro di te la tua notte senza speranza,
giungi le palme a coppa, tuffale nella rugiada,
fanne lavacro agli occhi, lavacro all'anima.
Freschezza della rugiada, refrigerio più dolce del bacio
materno: ogni convolvolo è coppa di rosea rugiada,
il mare immenso è coppa di rosea rugiada, senz'orlo.
Monte Solaro s’apre come un ventaglio roseo,
sospesa ogni forma è nell'aria come nel sonno sognata,
l'aria è felice - e non sa del tuo pianto notturno.
Oh, smemorata e fluente alla luce, tu pure, tu pure!

Verrà, fra poche ore verrà
l'ombra che chiude i convolvoli, e te ricaccia sul letto di rovi
con la bocca contro il guanciale, perché tu sola ti senta piangere.

Tratta dalla raccolta: 
I Canti dell'isola
Numero d'ordine: 
10