Corale notturno

Quando sarò sepolta nel paese di mia madre,
là dove la bruma confonde i fertili solchi terrestri coi solchi del cielo,
le rane ed i rospi dei fossi mi canteranno la nenia notturna.
Dagli acquitrini melmosi, filtrando fra il bianco umidor della luna,
in soavi cadenze di flauti, in tremolii lunghi di pianto sciogliendomi il cuore,
blandiranno il mio sogno, custodi della perenne malinconia.
Malinconia della patria, con sapore di terra bagnata e di grano maturo,
con quieto pudore di case ove accendon le madri pei figli la lampada al desco,
con fumo di tetti, ansare di fabbriche, radici dei vivi e dei morti,
a me verrà, con me dormirà, portata da canti di rane e di rospi,
quando sarò sepolta nel paese di mia madre.

Tratta dalla raccolta: 
I canti dell'isola
Numero d'ordine: 
40