Camminare sull'erba

Camminare sull’erba allor che freschi
son gli steli di guazza, e il piede affonda
entro le zolle, e ancor non son dischiuse
le pratoline, fiori d’innocenza!
Fumide nebbie fanno bianchi i cieli
e più lontani; e qua e là rivelano
squarci d’azzurro, come sguardi. Brividi
d’argento han le betulle. In ogni fronda
tremano i pioppi a un alito di brezza
che s’accompagna al mormorar del fiume.

Camminare sull’erba, nel virgineo
mattino; come l’erba essere intrisa
di rugiada: sentir nel corpo il sangue
farsi rugiada, e il greve cuore, stelo.

Tratta dalla raccolta: 
Fons Amoris
Numero d'ordine: 
8